Agorà

BREVE PREMESSA

Agorà è un termine con cui nell’antica Grecia si indicava la piazza centrale della polis (città). Nell’agorà si riuniva l’assemblea di tutti i cittadini, e col tempo divenne poi il luogo di mercato e di incontri, vero e proprio centro economico-culturale della città.

Era, appunto, nelle agorà che si tenevano discorsi per divulgare principi e dottrine; anzi, successivamente , alcune città costruirono una seconda agorà a carattere esclusivamente politico-religioso. In origine, le agorà sorsero all’incrocio delle vie principali ed ebbero varie forme; furono arricchite con templi, statue, negozi, magazzini ed edifici vari; poi gli edifici caratteristici delle agorà furono i portici con negozi molto importanti che circondavano interamente la piazza. Erano proprio i portici i luoghi dove i grandi filosofi dell’antica Grecia erudivano i neofiti.

Per le grandi città, oggi l’agorà così intesa è solo storia antica, ma in molti piccoli centri, soprattutto nell’area del sud, dove residui di cultura greco-latina continuano a persistere nella mentalità, pur inconsapevolmente si vive ancora una simile realtà,

Ancora oggi, infatti, in questi piccoli centri esiste una piazzetta “da passeggio”, dove si va a fare quei soliti “quattro passi” per digerire o per concedersi qualche oretta di distrazione. Si tratta di una sorta di isola pedonale dove si passeggia avanti e indietro da un estremo all’altro, incontrando decine e decine di volte le stesse persone, per la maggior parte conoscenti.

Esempi di frasi comuni che si possono ascoltare se fossimo presenti:

Nelle case: “Io esco: vado in piazza a trovare qualche amico”; (Al rientro) “Ti saluta il Sindaco: era in piazza col dottor Rossi e l’ingegner Bianchi;

In piazza: “Vado a dormire, stasera sono stanco: continuiamo domani sera”; “allora siamo d’accordo, ma il prezzo lo stabiliremo domani sera”; “(incontrando qualcuno di particolare mentre si passeggia con altra compagnia) Ciao, ti devo parlare: ti trovo domani?”; e così via.

Dunque, agorà come luogo di ritrovo. Tra i pro dell’agorà ci sono la possibilità di incontrare più amici contemporaneamente, la serenità di sentirsi inserito in un contesto sociale, la possibilità di fare nuove conoscenze attraverso l’intermediazione a catena di amici, ecc. Tra i contro, purtroppo, si verifica la mancanza della privacy (che da sola sommerge tutti i pro immaginabili), il pettegolezzo (spesso maligno), ecc.

Nelle grandi città, soprattutto del nord, dove le grandi piazze, se belle, sono solo mete di turisti, e dove “la piazzetta del mercato” è solo una concentrazione di bancarelle dalle 7.00 alle 14.00 si hanno difficoltà di incontri e scarsità di conoscenze, cosa che favorisce la solitudine e la fioritura di attività speculatorie e dello sciacallaggio di balordi che sfruttano questa particolare situazione di sofferenza umana per loschi scopi.

L’iniziativa “Agorà” è un tentativo gratuito e potenzialmente funzionante anche nelle grandi città. Essa consiste semplicemente nel designare una o più piccole piazze della propria città (o anche vie) da adibire a “passeggio”, assimilandole all’agorà. Si otterrebbe così l’effetto “comunicativo” tipico dei piccoli centri del meridione. Ovviamente ogni città avrebbe la sua (o le sue) agorà designate dai propri cittadini partecipanti all’iniziativa. Per facilitare gli approcci nell’agorà si potrebbe associare l’iniziativa TMT.

Agorà ITALIANE

VALLE D'AOSTA

PIEMONTE

LOMBARDIA

TRENTINO ALTO ADIGE

FRIULI VENEZIA GIULIA

VENETO

LIGURIA

EMILIA ROMAGNA

TOSCANA

UMBRIA

MARCHE

ABRUZZO

MOLISE

LAZIO

CAMPANIA

BASILICATA

PUGLIA

CALABRIA

SICILIA

SARDEGNA