RAGGRUPPIAMOCI SU BASI COMUNI

Ci si lamenta spesso del comportamento della gente, a proprio avviso discutibile, e se ci chiedessero come dovrebbero invece comportarsi, elencheremmo una serie di azioni (e pensieri) che poi corrispondono esattamente non tanto a quello che è giusto, quanto a quello che faremmo (e pensiamo) noi stessi. In sintesi vorremmo che le persone pensassero e si comportassero come ci comportiamo noi. La cosa potrebbe anche funzionare egregiamente e combattere la solitudine con efficacia, ma solo se si riesce ad essere coerenti sia con i propri pregi, sia con i propri difetti, e il problema sta appunto nella “visibilità” non equa dei pregi e dei difetti, cioè: i nostri pregi e i difetti altrui li abbiamo davanti agli occhi, ben visibili con ogni gradazione di vista e di luce; al contrario, i pregi altrui e i propri difetti li portiamo nello zaino sulle spalle, visibili solo.

A prescindere, vale comunque la pena provarci: cerchiamo dunque persone a noi simili e raggruppiamoci su quelle basi comuni che riteniamo essenziali per il benestare.